Finis Gloriæ Mundi[1] (in latino "la fine della gloria del mondo") è un saggio pubblicato nel 1999 sotto lo pseudonimo di "Fulcanelli", già utilizzato per Il mistero delle cattedrali e Le dimore filosofali negli anni Venti-Trenta.
Eugène Canseliet, sedicente discepolo di Fulcanelli e curatore delle edizioni originali de Il mistero delle cattedrali e de Le dimore filosofali, dichiarò che esisteva una terza opera di Fulcanelli, intitolata Finis Gloriae Mundi, ma che l'autore, dopo avergli consegnato il manoscritto, l'aveva rivoluto indietro per distruggerlo perché non ne era soddisfatto; lasciò comunque una sinossi schematica dell'opera.[2][3]
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Subito dopo la pubblicazione della prima edizione nel 1999 divamparono le polemiche sull'autenticità del testo. I riferimenti a scoperte scientifiche e ad avvenimenti recenti, oltre alla differente visione escatologica che sembrava contraddire quella delle opere precedenti,[4] rendevano praticamente impossibile attribuire la paternità del testo allo stesso Fulcanelli de Il mistero delle cattedrali e de Le dimore filosofali, che secondo quanto dichiarato da Casteliet sarebbe nato nel 1839.[5] Per la studiosa Geneviève Dubois, Jacques d'Arès avrebbe redatto Finis Gloriæ Mundi sulla base di scritti inediti di Pierre Dujols de Valois, mentre per Jean-Pierre Thomas si sarebbe trattato né più né meno di un'impostura ad opera di d'Arès e di Jean-Marc Savary, altro curatore dell'edizione.[4]
Complemento essenziale all opera Le dimore filosofali. O meglio, il contrario perché questo è stato pubblicato ben prima. Riservato, visto il costo e la lettura impegnativa, agli appassionati dell' argomento. Arricchito dai bellissimi disegni di J . Champagne. Anche l' edizione ben curata aiuta a "muoversi" nel labirinto di molti indizi di difficile interpretazione. 2ff7e9595c
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